Tentativo, “macrotentativo” e “microtentativo” nel diritto internazionale penale

Antonio Vallini

Articolo

In una versione più sintetica, il contributo è destinato agli “Studi in onore di Antonio Fiorella”. Si ringraziano i colleghi curatori del volume per il permesso accordato a questa pubblicazione.
Si ringraziano, altresì, le dott.sse Claudia Cantisani e Laura Ricci per l’aiuto fornito nella consultazione delle fonti.

SOMMARIO   1. Struttura del crimine internazionale e tentativo. — 2. Le controverse manifestazioni del tentativo nel diritto internazionale penale. — 2.1. Il tentativo quale “general principle of law derived from national laws”. — 2.2. Opportunità e praticabilità. — 2.3. L’incerta consuetudine e le deboli manifestazioni di inchoate crimes. — 3. Il tentativo nello Statuto di Roma. — 3.1. Modello francese o americano? — 3.2. Il requisito della pericolosità. — 3.3. Un profilo di “univocità”. — 3.4. Il mental element. — 3.5. La giurisprudenza della Corte penale internazionale. — 3.6. Concorso nel tentativo e tentativo di concorso. — 4. Macro- e micro-tentativo. Ragioni e implicazioni della distinzione. — 4.1. Il “macro-tentativo”. — 4.2. Il “micro-tentativo”. — 4.3. Interferenze tra “micro-” e “macro-tentativo”. — 5. Il “caso a sé” del tentativo di aggressione.

Il contributo è destinato alla pubblicazione nel prossimo volume di Criminalia ed è soggetto ai criteri di peer review ed alle esclusioni dal sistema di valutazione della Rivista.

Il contributo è ora consultabile in Criminalia (2020).