SOMMARIO 1. Il divieto assoluto, la fuga oltre confine degli aspiranti genitori, l’irrilevanza penale delle loro condotte. — 2. Il rilievo extrapenalistico del delitto: la Corte costituzionale e le Sezioni Unite della Cassazione civile. — 3. Profili problematici dei citati orientamenti privatistici, da una visuale penalistica. — 3.1. L’incostituzionale indeterminatezza dell’incriminazione — 3.2. Le approssimazioni nell’individuazione del bene giuridico tutelato. — 4. In specie: i dubbi nessi teleologici tra la fattispecie penale e la salvaguardia della veritas. — 5. Segue: la scarsa plausibilità di logiche pubblicistiche, funzionalistiche, sanzionatorie. — 6. Il reale, e opposto, scopo del divieto? Prevenire un dilemma irrisolvibile circa l’attribuzione di una maternità “vera”.
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