SOMMARIO 1. Prologo. – 2. La pena secolare per il suicida-reo. Dalla sistematizzazione dei criminalisti interpreti alla razionalità illuministica. – 3. La laicità razionale del suicidio: la rivoluzione illuminista inaugura una nuova etica secolare e giuridica. – 4. La depenalizzazione dell’atto suicidario nelle prime codificazioni. – 4.1. La legislazione toscana di Leopoldo II: la prima ipotesi punitiva della partecipazione all’altrui suicidio. – 5. Il suicida-vittima. Il mutamento del paradigma tutorio nel prisma dei valori della Costituzione repubblicana. – 5.1. Appunti digressivi di esegesi sulla natura del suicidio nella struttura del reato: elemento costitutivo o condizione obiettiva di punibilità? – 5.1.1. Il gesto autolesivo come condizione obiettiva di punibilità intrinseca. Coerenza tra esegesi e prassi applicativa. – 6. L’intervento «normativo-manipolativo» della Corte Costituzionale sull’art. 580 c.p. Le rationes del presidio pubblico sulla libertà di autodeterminazione. – 6.1. La fragilità oggettiva ed i condizionamenti ‘esogeni’ nel contesto democratico. – 6.2. I criteri di qualificazione della fragilità oggettiva. I «trattamenti di sostegno vitale»: la prima lettura più restrittiva. – 6.3 La lettura più estensiva dell’espressione «trattamenti di sostegno vitale» fornita dalle prime pronunce di merito. – 7. Il parere del Comitato Nazionale per la Bioetica sulla nozione di trattamento di sostegno vitale. Il profilo teleotechnebiocronologico della fragilità oggettiva. – 8. Il nuovo intervento di «interpretazione autentica» della Corte Costituzionale. – 9. Dignità, diritto e desiderio nel modus moriendi. – 10. Epilogo. Il valore del tempo per l’io contemporaneo.
Abstract:
Gli interrogativi filosofici, teologici, sociologici e criminologici, oltre che giuridici, sulle scelte di fine vita, accompagnano l’intera storia dell’umanità, facendo emergere il fil rouge della riflessione sull’inafferrabile razionalità autoreferenziale della morte volontaria, che l’Autore individua nella relazione ‘spezzata’ tra il suicida ed il contesto democratico. Dopo diversi secoli in cui la discussione sul suicidio ha ignorato le motivazioni interiori dell’io assassino, la decisione ‘legislativa’ della Consulta (n. 242 del 2019), a cui ha fatto seguito quella ‘di interpretazione autentica’ (n. 135 del 2024), ha dato rilievo alla volontà individuale giustificata dalla personale intollerabilità delle sofferenze patite, definendo un luogo in cui il modus vivendi è appannaggio esclusivo dell’io, laddove è sciolto ogni condizionamento democratico secondo una prospettiva libertarista ed esistenzialista in cui l’io è un esule libero di scegliere il proprio modus moriendi. Sull’orizzonte delle discussioni etico-giuridiche, si intravedono ulteriori questioni quantomeno in merito alla valutazione della «brevità del tempo» rispetto al sopraggiungere della morte come conseguenza del rifiuto terapeutico vitale.
Parole chiave:
Suicidio assistito – Trattamento di sostegno vitale – Cure palliative – Iperindividualismo – solidarietà – Positivismo etico
Title:
Assisted suicide. History, typicality and metamorphosis of an ethical positivism
Abstract:
The philosophical, theological, sociological and criminological questions, as well as legal ones, on the choices of end of life, accompany the whole history of humanity, making emerge the fil rouge of reflection on the elusive self-referential rationality of voluntary death, that the Author identifies in the ‘broken’ relationship between the suicidal and the democratic context. After several centuries in which the discussion on suicide has ignored the inner motives of the suicidal, the ‘legislative’ decision of the Constitutional Court (n. 242/2019), followed by the ruling of ‘authentic interpretation’ (n. 135/2024), highlighted the individual will justified by the personal intolerance of suffering, defining a place where the modus vivendi is the exclusive prerogative of the ego. In this place without democratic conditioning, the self is a free exile to choose its modus moriendi according to a libertarian and existentialist perspective. On the horizon of ethical and legal discussions, further questions are discernible, at least as regards the assessment of the «brevity of time» in relation to the occurrence of death as a consequence of life-saving therapeutic rejection.
Keywords:
Assisted suicide – Life-support treatment – Hospice care – Hyperindividualism – Solidarity – Ethical Positivism