Probabilmente bisognerebbe focalizzarsi sulla necessità di riportare la giustizia nello spazio che le compete. Occorrerebbe convincersi che, pur in una dimensione di modernità lunare, la giustizia non possa rinunciare a un suo luogo istituzionale riconoscibile in quanto tale, nel quale cessino i rumori della contesa, si ricostruisca il loro percorso filologico, si ascoltino le contrapposte argomentazioni, si affermi il diritto.
SOMMARIO 1. Tra tempo e luogo. – 2. La lentezza della penna. – 3. L’avvento dell’era informatica. – 4. Esigenze produttive. – 5. Il capitale investito. – 6. Il male assoluto. – 7. La straordinarietà delle videoconferenze. – 8. Impressioni.
Il contributo è pubblicato sulla rivista Questione giustizia.