SOMMARIO 1. Premessa. Il debito formativo – 2. Persona offesa e vittime del reato in materia di sicurezza del lavoro – 2.1 Uno sguardo di sintesi al ruolo assegnato alla persona offesa – 2.2 La persona offesa e il danneggiato dal reato: poteri, diritti e facoltà – 2.3 Poteri, diritti e facoltà della persona offesa con particolare riferimento ai reati di sicurezza sul lavoro – 3. Dal procedimento al processo: dalla persona offesa, al danneggiato, alla parte civile – 3.1 L’azione civile nel processo penale – 3.2 La regolamentazione della costituzione di parte civile: uno sguardo di sintesi – 4. L’azione civile nel processo penale del lavoro – 4.1 L’art.10 co.2 d.p.r. 1124/1965: la “sentenza di condanna penale” fra condizione di merito all’azione civile e atto di accertamento – 4.1.1 La tesi della condizione di merito all’azione civile: la pregiudizialità penale – 4.1.2 La tesi della “sentenza di condanna” come atto di accertamento: l’interpretazione sistematica della pregiudizialità penale di cui all’art. 10.2 co. d.p.r. 1124/65 – 4.2 Le eccezioni (comunque) alla pregiudizialità penale ex art. 10 d.p.r. 1124/1965 – 4.2. (segue) La sorte dei provvedimenti definitori nei procedimenti speciali – 4.3 Gli effetti della sentenza penale di condanna e di assoluzione sul processo civile per il risarcimento del danno da reato di lavoro – 4.4 I reati di sicurezza del lavoro che legittimano l’esercizio dell’azione civile nel processo penale per reati in materia di sicurezza sul lavoro ed i soggetti legittimati – 4.5 Le categorie di danno risarcibile ed i soggetti legittimati all’azione – 4.5.1 Il danno differenziale – 5. Problematiche in tema di integralità ed effettività del risarcimento del danno da reato di lavoro – 5.1 Gli accordi transattivi e la loro efficacia preclusiva sull’azione per risarcimento del danno – 5.2 Il risarcimento del danno e l’attenuante ex art. 62 n.6) c.p. – 5.3 Il sequestro conservativo a tutela della pretesa risarcitoria – 5.4 Condanna generica e provvisionale – 6. La completezza delle indagini: quali possibili effetti sulla scelta della vittima a perseguire in sede penale l’azione di risarcimento per danno conseguenza da reato in materia di sicurezza del lavoro? – 6.1 La prima e vera scelta: i reati di lavoro perseguibili a querela – 6.2 I criteri di scelta “astratti” per l’esercizio dell’azione di risarcimento da “danno di lavoro” in sede civile e penale – 6.3.1 I rapporti di lavoro “clandestinizzati” sul versante del lavoratore – 6.3.2 I rapporti di lavoro “clandestinizzati” sul versante del datore di lavoro – 6.4 La tutela della vittima di lavoro a fronte di “reati complessi”: art. 437 c.p. e art. 12 co.5 d.lgs.286/98 – 6.4.1 La tutela della vittima di lavoro a fronte del delitto di cui all’art. 437 c.p. – 6.4.2 La tutela della vittima di lavoro a fronte del delitto di cui all’art. 12 co.5 d.lgs.286/98 – 6.5 Un esempio paradigmatico di casistica processuale di sintesi – 7. Gli enti di supporto alla vittima-persona offesa del reato di lavoro – 7.1 L’INAIL: la partecipazione al processo penale del lavoro – 7.1.1 L’azione di regresso INAIL nel processo penale del lavoro – 7.1.2 Questioni processuali problematiche sulla partecipazione INAIL al processo penale del lavoro – 7.2 Il Sindacato: la partecipazione al processo penale del lavoro – 7.3 La partecipazione di altri enti esponenziali di interessi diffusi lesi dal reato di lavoro – 8. La questione dell’ammissibilità (o meno) dell’azione civile nei giudizi di responsabilità contro l’ente per reati presupposto in materia di lavoro – 8.1 Le posizioni della dottrina e della giurisprudenza di merito – 8.2 La posizione della Corte di Cassazione: l’inammissibilità della costituzione di parte civile nel procedimento per la responsabilità amministrativa dipendente da reato a carico degli enti è inammissibile – 8.3 La posizione della Corte di Giustizia 12 luglio 2012 C-79/11 – 8.4 I seguiti: la posizione della Corte di Assise di Taranto nel procedimento Ilva.
Relazione al corso su “La tutela della sicurezza sul lavoro in materia civile e penale“ tenuto presso la Scuola Superiore della Magistratura nei giorni 11-13 dicembre 2017.