Scritto destinato agli Studi in onore di Lucio Monaco.
ABSTRACT
La sentenza della Cassazione intervenuta sul caso di Mafia capitale segna un punto significativo nell’interpretazione della fattispecie di associazione di tipo mafioso. Specialmente costituisce un momento di rottura con orientamenti giurisprudenziali tesi ad un’espansione applicativa dell’associazione mafiosa rispetto a quella semplice. Lo studio approfondisce le ragioni per considerare condivisibile tale impostazione. In particolare ci si sofferma su una corretta lettura del requisito del metodo mafioso all’interno della fattispecie dell’art. 416 bis. Nonché dei rapporti tra le due forme di associazione, della valutazione da assegnare al fenomeno delle mafie autoctone, degli interessi in gioco, dei requisiti dell’intimidazione e dell’assoggettamento ed omertà che ne derivano, elementi strutturali dell’associazione mafiosa, e dei criteri di accertamento della sussistenza della fattispecie incriminatrice letti in funzione dell’offensività dell’illecito penale.
SOMMARIO 1. Prologo: dal fenomeno mass-mediatico alla questione tecnico-giuridica. — 2. L’ondivaga valutazione giudiziale della vicenda di «Mafia capitale». — 3. La presunta associazione «unica» di stampo mafioso. — 4. Il “nodo” della sussistenza del metodo mafioso nell’associazionismo criminale anomalo: le «piccole» mafie, le mafie «delocalizzate», le «nuove» mafie ed il caso “capitolino”. — 5. In particolare, la connessione teleologica tra reati-mezzo e reati-fine. — 6. Morale finale: da «Mafia capitale» a “Roma capitale corrotta”.
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What’s left of «Mafia capital»
For Studies in honor of Lucio Monaco.
ABSTRACT
The Supreme Court judgment on the “Mafia capitale” case marks a milestone in interpreting the law on Mafia-type conspiracies. Notably, it constitutes a major shift away from part of the case law that tended to broaden the scope of the law on Mafia-type conspiracies compared to simple ones. This article explores the reasons this new stance should be welcomed. In particular, it focuses on a correct reading of the requirement of Mafia methods contained in article 416 bis of the Italian Criminal Code. It also examines: the relationship between the two types of conspiracy; how to assess the phenomenon of local mafias; the interests involved; the requisites of resulting intimidation, subservience, and code of silence (“omertà”); the elements of the crime of Mafia-type conspiracy; and the criteria to ascertain that that the crime has been committed, as understood in light of the offence principle.
SUMMARY 1. Prologue: from the mass-media phenomenon to the technical-legal issue. – 2. The wavering judicial assessment of the “Mafia capital” affair. – 3. The alleged «unique» mafia-type association. – 4. The “knot” of the existence of the mafia method in anomalous criminal associations: the «small» mafias, the «delocalized» mafias, the «new» mafias and the “capitoline” case. – 5. In particular, the teleological connection between instrumental crimes and specific crimes. – 6. Final moral: from «Mafia capital» to “corrupt Rome capital”.