Prevenzione personale e terrorismo: profili di insostenibilità del sistema attuale

Serena Santini

Articolo

La presente ricerca è stata condotta grazie alla borsa di studio post-doc della Fondazione F.lli Confalonieri. Il testo è la versione più estesa del contributo in corso di pubblicazione su Criminalia, 2020.

SOMMARIO   1. Premessa: l’obiettivo dell’indagine. — 2. Il punto di partenza: l’analisi quanti-qualitativa della prevenzione del terrorismo “in action”. — 3. L’ambito di applicazione soggettivo della fattispecie di pericolosità terroristica. — 3.1. La difficile esegesi della fattispecie preventiva. — 3.2. La fisionomia del potenziale terrorista. — 3.3. Gli “indici rivelatori” di pericolosità terroristica. — 3.3.1. L’adesione ideologica “pericolosa”: i percorsi di radicalizzazione. — 3.3.2. I contatti con altri “potenziali terroristi”. — 3.3.3. Le altre condotte sintomatiche di pericolosità terroristica. — 3.3.4. Il caso di Milano: quando le condotte non integrano gli estremi della fattispecie preventiva. — 4. Un primo problema sul tappeto: l’insostenibile…delimitazione dell’essere. Le intersezioni tra gli spazi della prevenzione e quelli della repressione. — 4.1. Le intersezioni ex lege. — 4.2. Le intersezioni de facto. — 4.3. Prima conclusione: la difficoltà di individuare uno spazio di operatività autonomo per la fattispecie di pericolosità terroristica. — 4.4. Seconda conclusione: il ruolo marginale delle misure personali di prevenzione del terrorismo. — 4.4.1. La prima “prova del nove”. — 4.4.2. La seconda “prova del nove”. — 4.4.3. La terza “prova del nove”. — 5. Un secondo problema sul tappeto: l’insostenibile…incertezza dell’essere. Note dolenti sul giudizio di pericolosità sociale. — 6. Un terzo problema sul tappeto: l’insostenibile…indeterminatezza dell’essere. L’eccessiva imprevedibilità delle prescrizioni facoltative a c.d. contenuto libero. — 7. Spunti finali per un “secondo tempo” della ricerca.

Il contributo è destinato alla pubblicazione nel prossimo volume di Criminalia ed è soggetto ai criteri di peer review ed alle esclusioni dal sistema di valutazione della Rivista.

Il contributo è ora consultabile in Criminalia (2020).