Per una nuova configurazione della fisionomia e dei poteri dell’accusa nel sistema della Corte penale internazionale

Massimo Bolognari

Articolo

SOMMARIO   1. Da una crisi…un’opportunità? – 2. Un’inedita concezione della sussidiarietà: la c.d. positive complementarity – 3. Le strategie operative della Procura della Corte penale internazionale: la partecipazione a squadre investigative comuni e gli accordi di cooperazione con gli Stati – 4. L’emersione di un nuovo modello di accusa: verso una gestione decentrata dell’azione repressiva.

Abstract:

La Corte penale internazionale soffre oggi una grave crisi: gli alti costi di gestione, la lentezza dei procedimenti e la scarsa (se non del tutto assente) cooperazione da parte degli Stati, ai quali tale sistema di giustizia deve affidarsi per la raccolta del materiale probatorio e per l’esecuzione delle misure limitative della libertà personale, rischiano di determinare il fallimento di questa esperienza. Per tentare di ovviare a tali criticità, che investono principalmente l’accusa, il Procuratore, il quale rappresenta l’organo inquirente in tale contesto, ha intrapreso alcune iniziative – tra le quali spiccano la partecipazione a squadre investigative comuni e la stipula di accordi di cooperazione con gli Stati – che mirano ad assicurare una maggiore efficacia operativa alla sua azione. Esse si inscrivono in un complessivo ripensamento della fisionomia e dei poteri dell’accusa, la quale sembra assumere un’inedita configurazione ibrida, atteggiandosi alla stregua di un organo al contempo repressivo e di cooperazione politica e giudiziaria. Il lavoro si focalizza su tutti questi profili, elaborando infine una proposta di riforma della Procura della Corte.

Parole chiave:

Corte penale internazionale – Procuratore – Cooperazione – Repressione – Riforma


Title, abstract, keywords

Title:

Rethinking features and powers of the office of the prosecutor of the international criminal court

Abstract:

The International Criminal Court is currently suffering from a severe crisis: high operational costs, slow proceedings, and the lack of (if not entirely absent) cooperation from States, on which this justice system relies for the collection of evidence and the enforcement of measures restricting personal freedom, risk leading to the failure of this institution. To attempt to address these critical issues, which primarily affect the prosecution, the Prosecutor has undertaken several initiatives – most notably, participating in joint investigation teams and signing cooperation agreements with States – that aim to ensure greater operational effectiveness of his actions. These initiatives are part of a comprehensive rethinking of the features and powers of the Office of the Prosecutor, which seem to assume an unprecedented hybrid configuration, acting both as a repressive body and as one for political and judicial cooperation. This work focuses on all these aspects, ultimately elaborating a proposal for the reform of the Office of the Prosecutor.

Keywords:

International Criminal Court – Prosecutor – Cooperation – Repression – Reform