SOMMARIO 1. Il “Manifesto” del tecnicismo giuridico e il metodo scientifico del penalista secondo Arturo Rocco. — 2. Se il diritto è solo norma: la cultura antifilosofica del tecnicismo e i modelli internazionali di teoria generale orientati a una eutanasia della filosofia del diritto. — 3. Idealismo filosofico e diritto penale. Tra incomunicabilità epistemica e dialogo etico-politico. — 4. “Amoralità” e non “scientificità” del diritto (fatto individuale ed economico) secondo Benedetto Croce. — 5. La successiva lettura del diritto nella Filosofia della pratica. L’esempio dei fini della pena. — 6. L’utilitarismo di un diritto culturalmente declassato e il ruolo tecnico del giurista. A margine della polemica con Pietro Bonfante. — 7. Giovanni Gentile. L’astrattezza della legge e la concretezza-verità delle sole azioni giuridiche individuali, conformi alla legge. — 8. Il diritto come eticità. Il neohegelismo giuridico gentiliano e il modello dello Stato etico. — 9. La “moralità” dello Stato fascista e il suo diritto penale. — 10. Spiritualismo penale di Gentile. — 11. L’insuperato problema della legittimazione non populista, secondo il ius, di una lex maggioritaria.
Il contributo è destinato alla pubblicazione sulla Rivista italiana per le scienze giuridiche.