L. Lombardi Vallauri, Corso di filosofia del diritto, Padova, 1981, p. 63: “È vietato passare col rosso. Questa norma è perfettamente chiara (ammettiamolo per semplificare) al livello semantico-letterale: non bisogna passare quando sono accese certe lampadine rosse (…). Può prodursi, per esempio (l’ho osservata io stesso), una certa situazione del traffico tale che, se si rispetta il divieto di passare col rosso, si paralizza completamente la circolazione. In questo caso noi sentiamo che c’è qualche cosa che non va (…). Noi cerchiamo il fondamento della norma nel suo fine pratico (…). Ecco allora che noi sostituiamo la norma: è vietato passare col rosso, con la norma: è vietato compiere atti che siano nocivi della sicurezza e speditezza del traffico. Arrivati a questo stadio di interpretazione teleologica, noi possiamo tornare sulla norma che vieta il passaggio col rosso: è permesso passare col rosso, perché il fine per il quale è stata posta la norma implica, in questo caso, che si possa passare col rosso”.