Cass. pen., sez. V, 5 febbraio 2018, n. 10132, Ced Rv. 272796 (fattispecie in cui la Corte, fatta salva la sussistenza di eventuali altri reati, ha escluso la configurabilità di quello di cui all’art. 610 c. p. nella condotta dell’imputato che, affiancando con l’auto la persona offesa in bicicletta, la faceva cadere con una spinta, così costringendola ad interrompere il suo regolare percorso stradale). Nello stesso senso Cass. pen., sez. V, 6 novembre 2014, n. 1215, Ced Rv. 261743, che ha censurato la decisione con cui il giudice di merito aveva affermato la responsabilità – in ordine al reato di violenza privata – dell’imputato che aveva fisicamente aggredito la vittima tenendola schiacciata contro la portiera dell’auto; la S.C. ha affermato la necessità, ai fini della configurabilità del reato di cui all’art. 610 c. p., di un aliquid diverso dal fatto concretante la violenza).