L’omicidio stradale a cinque anni dalla l. n. 41/2016

Francesco Macrì

Articolo

SOMMARIO   Introduzione. — 1. Le principali innovazioni introdotte dalla legge n. 41/2016. — 2. L’impatto della nuova normativa sulla sicurezza stradale in Italia. — 2.1. Le “condotte stradali pericolose” selezionate dal legislatore del 2016, e la loro rilevanza statistica quali causa di morte o lesioni. — 2.2. I dati ISTAT sull’andamento del numero vittime di incidenti stradali negli anni 2016-2019. — 3. Le sentenze della Corte Costituzionale in materia. — 3.1. Corte Cost., sent. 17 aprile 2019, n. 88. — 3.2. Corte Cost., sentt. 25 novembre 2020, n. 248 e 24 ottobre 2019, n. 223. — 4. L’omicidio stradale nella giurisprudenza di legittimità tra questioni dogmatiche e criticità applicative. — 4.1. Lo stato di ebbrezza nelle ipotesi aggravate: (con)causa o presupposto della morte? — 4.2. I rapporti tra i reati di “Omicidio stradale” e “Guida sotto l’influenza dell’alcool” (art. 186 c.d.s.). — 4.3. Il mancato allaccio delle cinture da parte del passeggero-vittima tra colpa del conducente e attenuante del concorso causale. — 4.4. Le pene irrogate in concreto. — 5. “Requiem” per il dolo eventuale nel settore de quo? — 6. Riflessioni conclusive.

Il contributo è la versione ampliata dell’omonimo lavoro in corso di pubblicazione nel prossimo volume di Criminalia, ed è soggetto ai criteri di peer review ed alle esclusioni dal sistema di valutazione della Rivista.

Il contributo è ora consultabile in Criminalia (2020).