SOMMARIO 1. L’“offesa all’onore e al prestigio del Presidente della Repubblica” nel più ampio quadro dei reati c.d. “di opinione”. – 2. La vera sostanza dell’“onore” e del “prestigio” di un organo monocratico ex art. 278 c.p.: la forza di un’endiadi. – 3. Due recenti vicende (tra conferme e problemi). – 4. Segue: un inciso sulla responsabilità del Presidente “che offende”. – 5. Un’“autorizzazione a procedere” che lascia perplessi”. – 6. L’inutile nostalgia per i Presidenti “di una volta”.
Il contributo è già stato pubblicato in Criminalia (2014).