SOMMARIO 1. Il Cyberlaundering nel contesto digitale. – 2. Dalle prime forme di sfruttamento delle nuove tecnologie a fini di riciclaggio all’avvento delle valute virtuali. – 3. Le criptomonete: una nuova possibile declinazione dell’oggetto materiale del riciclaggio? – 4. I punti di forza (nella prospettiva dell’autore del reato) della dimensione digitale del riciclaggio. – 5. I punti di debolezza (nella prospettiva di prevenzione e repressione delle condotte illecite) della dimensione digitale del riciclaggio. – 6. L’evoluzione della disciplina di contrasto nei confronti del Cyberlaundering. I primi passi normativi per prevenire i rischi di riciclaggio nel mondo delle criptovalute. – 7. Considerazioni conclusive.
ABSTRACT
Il contributo si propone l’obiettivo di tratteggiare la sfuggente fisionomia del delitto di riciclaggio digitale, la quale appare il risultato, da un lato, della più generale opacità dei meccanismi di operatività della Rete, e, dall’altro lato, della natura estremamente “fluida” e controversa della criptomoneta, invero sempre più frequentemente utilizzata per il compimento di attività illecite. Sennonché, detta fisionomia sfuggente si ripercuote inevitabilmente sull’individuazione di specifici ed efficaci strumenti di contrasto, oltre che sull’impiego delle tradizionali categorie del diritto penale, sollecitando una non rinviabile riflessione sulla necessità di ripensare schemi di imputazione in grado di governare fenomenologie criminose in continua evoluzione in quanto legate alle peculiari dinamiche dello sviluppo tecnologico.
PAROLE CHIAVE
Riciclaggio digitale – Reato cibernetico – Spazio digitale – Moneta virtuale
The elusive appearance of Cyberlaunderung
ABSTRACT
The article aims to outline the elusive physiognomy of the crime of digital money laundering, which appears to be the result, on the one hand, of the more general opacity of the operational mechanisms of the Internet, and, on the other hand , of the extremely “fluid” and controversial nature of cryptocurrency, which is indeed increasingly used to carry out illicit activities. However, this elusive physiognomy inevitably has repercussions on the identification of specific and effective instruments of contrast, as well as on the use of the traditional categories of criminal law, prompting a non-postponable reflection on the need to rethink attribution schemes capable of governing the constantly evolving criminal phenomenologies because linked to the peculiar dynamics of technological development.
KEYWORDS
Cyberlaundering – Cybercrime – Cyberspace – Virtual Currencies