L’impalpabile offensività della detenzione di stupefacenti per uso personale. Una riflessione sulla crisi del modello proibizionista

Alessia Mazzù

Articolo

SOMMARIO   1. Corsi e ricorsi storici: dalle prime istanze punitive del consumo di sostanze droganti al già sperimentato fallimento di politiche proibizioniste. – 2. L’involuzione della disciplina penale italiana in tema di stupefacenti: la logica del Feindstrafrecht. – 3. Verso l’attuale stato dell’arte: argini e derive del D.P.R. n. 309/1990. – 4. Qualche considerazione conclusiva.

Abstract:

Il pendolo delle strategie politico-criminali sulle droghe, anche quelle leggere, oscilla ancora tra la parabola proibizionista-paternalistica e quella antiproibizionista, lasciando sopravvivere nel mezzo sistemi ibridi che, pur non cassando l’indole punitiva e le più che irrinunciabili premure sulla prevenzione (abundans cautela non nocet), aprono spicchi di regolamentazione per alcuni tipi, quelli più innocui, di sostanze stupefacenti. La riflessione è certamente attuale, ma non può non fare i conti con le parentesi storico-normative, nazionali e sovranazionali, più o meno remote, stratificatesi sull’argomento, (ir)responsabili antecedenti dello stato dell’arte. Nel condurla è doveroso ghermire i punti di debolezza della normativa vigente e i concreti risvolti applicativi, sulla scorta d’una indagine degli obblighi di criminalizzazione sovranazionali e di valutazioni comparatistiche onde scoprire, laddove si ritenga il proibizionismo un’aspirazione fallimentare, se i legislatori d’Europa, sull’eticizzante disciplina degli stupefacenti, siano pronti a redimersi dalla logica del Feindstrafrecht.

Parole chiave:

Sistemi legislativi proibizionisti – Antiproibizionismo – Uso personale di droghe – Sostanze stupefacenti e psicotrope – Depenalizzazione – Droghe leggere e droghe pesanti


Title, abstract, keywords

Title:

The impalpable offensivenes of possession of drugs  for personal use. A reflection on the crisis of the prohibitionist model

Abstract:

The pendulum of political-criminal strategies on drugs, even the soft ones, still swings between the prohibitionist-paternalistic and the anti-prohibitionist parabola and lets hybrid systems survive in the middle of them, which open up rules for some types of narcotic substances, at least the less dangerous ones, even if they don’t delete their punitive nature and the indispensable care for prevention (abundans cautela non nocet). The reflection is topical, but it has to be connected with historical-normative parentheses, national and supernational, recent or remote, about this subject, (ir)responsible antecedents of the state of art. Accordingly, it’s necessary to spot the weak points of the current legislation and the concrete implications, on the basis of an investigation of the supranational criminalization obligations and comparative assessments in order to discover, in case on were to consider prohibitionism like a failed aspiration, if European legislators are ready to redeem themselves from the Feindstrafrecht’s logic on the ethicalizing discipline of drugs.

Keywords:

Prohibitionist legal systems – Anti-prohibitionism – Personal use of drugs – Narcotic substances – Depenalization – Hard drugs and soft drugs


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