Diritto penale, creatività e co-disciplinarietà

Riccardo Borsari

Monografia (2013)

La creatività del formante giurisprudenziale si va imponendo come fulcro della riflessione penalistica, anche sulla scorta dell’inarrestabile spinta propulsiva del diritto sovranazionale. Emergono disordine, crisi, incoerenze, ma anche dinamismo, flessibilità, travaso di categorie e dialoghi tra Corti e Carte. In parallelo si apprezzano importanti elementi di comunanza tra i varii settori del diritto, comunanza anzitutto dei nodi problematici che li connotano. Si affaccia con urgenza la necessità di una risposta a quelle esigenze del caso concreto che le disposizioni scritte sovente non più assicurano. Di qui il dispiegarsi di criteri di soluzione squisitamente giudiziali, pregni di valutatività e flessibilità, ma non perciò necessariamente arbitrarii e sottratti a qualsivoglia sindacato.
L’indagine sperimentale che informa il volume mostra il coinvolgimento della materia penale nella temperie che taglia trasversalmente il diritto nei suoi vari settori, temperie anzitutto culturale. Tale indagine si è diretta a disvelare taluni importanti tratti di co-disciplinarità, i quali rendono o meglio dovrebbero rendere il diritto penale maggiormente disposto a dialogare con gli altri settori del diritto, non meno che con le altre scienze.


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