Il contributo è in corso di pubblicazione nel prossimo volume di Criminalia, ed è soggetto ai criteri di peer review ed alle esclusioni dal sistema di valutazione della Rivista.
SOMMARIO 1. L’ossessione per la Giustizia nella letteratura contemporanea. – 2. Porte aperte. – 3. Disumanità della pena e ideologia securitaria.
ABSTRACT
Il tema della giustizia è per Sciascia – come per molta parte della letteratura contemporanea – una vera e propria ossessione. In “Porte aperte” lo scrittore, traendo spunto da un’immaginaria vicenda processuale degli anni Trenta a Palermo, affronta il problema della pena di morte, da poco reintrodotta nel Codice Rocco. In realtà, il romanzo mantiene una piena attualità perchè affronta, su un piano più generale, le diverse visioni del diritto penale. Oggi come allora, l’idea di un diritto penale liberale e umanitario si scontra con una contrapposta visione politica autoritaria, che affonda le proprie radici in malintese esigenze di sicurezza pubblica, le quali legittimavano, un tempo, la pena di morte e, oggi, l’abuso di quella carceraria.
PAROLE CHIAVE
Giustizia – Ossessione – Diritto – Pena – Umanità – Sicurezza
Leonardo Sciascia and justice: re-reading “Open doors”
ABSTRACT
The theme of justice is for Sciascia – as for much of contemporary literature – a real obsession. In “Open Doors” the writer, drawing inspiration from an imaginary trial story from the 1930s in Palermo, addresses the problem of the death penalty, recently reintroduced in the Rocco Code. In reality, the novel remains fully relevant because it addresses, on a more general level, the different visions of criminal law. Today, as then, the idea of a liberal and humanitarian criminal law clashes with a contrasting authoritarian political vision, which has its roots in misunderstood needs of public security, which once legitimized the death penalty and, today, the abuse of prison.
KEYWORDS
Justice – Obsession – Law – Punishment – Humanity – Security