SOMMARIO 1. Nomina nuda tenemus: il sistema che non c’è. – 2. Un fallo di (doppia) reazione: la legge 22 gennaio 2024, n. 6. – 3. Il bene giuridico, fra dubbî e certezze. – 4. Una prima sistematizzazione. – 5. Ulteriori profili critici in punto di tecnica legislativa.
ABSTRACT
Nonostante la sua recente introduzione, il sottosistema dei reati contro il patrimonio culturale sconta una crisi di identità sotto almeno due aspetti. Anzitutto, la recente promulgazione di due illeciti amministrativi punitivi identici ai delitti di danneggiamento e deturpamento di beni culturali pone serî interrogativi sia quanto alla stabilità delle scelte di politica criminale in materia, sia quanto alla costituzionalità di questo regime di “doppio binario”. In secondo luogo, la stessa pietra angolare di questo insieme di reati, cioè il bene giuridico categoriale, pare riposare su un sostrato teorico vacillante, dato che la sua stessa esistenza è dubbia. L’unica vera connessione fra queste fattispecie pare piuttosto essere l’oggetto materiale del reato, e non senza eccezioni. Il presente contributo intende svolgere una analisi critica di questo “sistema” ed una prima sistematizzazione della materia, per fondare una successiva e più profonda costruzione di una nozione di bene culturale idonea a soddisfare ai requisiti di un diritto penale rispettoso del principio di offensività. A tal fine, il presente contributo evidenzia una prima classificazione dei nuovi, eterogenei reati contro il patrimonio culturale che albergano ormai nel nostro codice penale.
PAROLE CHIAVE
Patrimonio culturale (reati contro il) – Ne bis in idem – Bene giuridico – Diritto penale – Ogetto materiale del reato – Proprietà culturale
The protection of cultural heritage: ceci n’est pas un système
ABSTRACT
Despite its recent making, the sub-system of crimes against Cultural Heritage faces an identity crisis under at least two regards. First, the recent introduction of two administrative offences identical to the felonies of damaging and defacing cultural heritage poses serious questions about both the stability of the adopted criminal policy and the constitutionality of this double sanctioning regime. Secondly, the very foundation of this bundle of offences, i.e. the category’s Rechtsgut itself, appears to stand on shaky theoretical grounds, as its very existence is doubtful. The only real link between these offences, and not without exceptions, appears instead to reside in the objects the crime involves. This work aims at a critical analysis of this “system” and at a first systematic framing of the subject matter, to build a basis for later and deeper elaboration on a notion of bene culturale able to satisfy the requirements of a criminal law based on the harm principle. To this end, the paper highlights a first possible grouping of the heterogeneous offences now residing in the Italian criminal code.
KEYWORDS
Cultural heritage (crimes against) – Ne bis in idem – Rechtsgut – Italian criminal law – Objects involved in the crime – Cultural property