SOMMARIO 1. La truffa omissiva: un’annosa questione rivitalizzata dalla giurisprudenza. – 2. Il perimetro applicativo dell’art. 640 c.p. – 3. La presunta equivalenza tra silenzio e raggiro. – 4. La giurisprudenza di legittimità alle prese con il significato di “raggiro”. – 5. Il disvalore lessicale. – 6. La giurisprudenza del quid pluris. – 7. Il silenzio come momento omissivo nella condotta attiva. – 8. Immaginando una truffa a forma libera: l’operatività dell’art. 40 cpv. c.p. – 9. La riconducibilità del silenzio all’interno dell’induzione in errore: “non c’è trucco, non c’è inganno”. – 10. L’accertamento della causalità psichica. – 11. Raggiro e induzione in errore: una ridondanza. – 12. L’azione al centro.
Il contributo è destinato alla pubblicazione su Rivista penale.