La trattativa Stato-mafia tra processo politico e processo penale

Giovanni Fiandaca

Articolo

SOMMARIO   1. Premessa. – 2. Una vicenda storico-politica molto complessa e ambigua, suscettibile di valutazioni non univoche (anche alla luce del principio della divisione dei poteri). – 3. Un passo indietro: l’ambiziosa inquisitio generalis sui “sistemi criminali integrati”. – 4. La scarsa plausibilità della specifica figura di reato (art. 338 c.p.) ipotizzata a carico dei protagonisti della trattativa. – 5. Le intercettazioni “indirette” del presidente della Repubblica, il conflitto di attribuzione dinanzi alla Corte costituzionale e il conseguente ‘tormentone’ politico-mediatico. – 6. Il magistrato dell’accusa come attore politico-mediatico: un ruolo ambivalente tra giustizia e politica. – 7. Il processo penale ‘polifunzionale’ (e il ruolo marginale del diritto?).

Il contributo è già stato pubblicato in Criminalia (2012).


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