Luigi Fimiani
Articolo
SOMMARIO 1. Premessa: brevi cenni storici e richiamo alle neuroscienze. – 2. Un primo strumento pratico: i risk assessment tools nordamericani. – 3. La positiva efficacia della tecnologia e della IA in chiave preventiva nella responsabilità d’impresa. – 4. L’inquadramento del soggetto responsabile nel caso di difettoso funzionamento del sistema di machine learning ideato per valutare l’adeguatezza di un M.O.G.: prospettive e scenari.
Abstract:
Il contributo si pone l’obiettivo di valutare, allo stato attuale e de iure condendo, l’efficacia preventiva dei sistemi tecnologici di IA sulla commissione dei reati; dopo aver operato un parallelismo di carattere storico con il pensiero di fine ’800 del Lombroso e con alcuni teorici delle neuroscienze, e dopo aver richiamato le caratteristiche e i limiti dei risk assessment tools nordamericani (in particolare del c.d. C.O.M.P.A.S. e del P.S.A.), l’elaborato si sofferma sul fenomeno della digital criminal compliance in tema di responsabilità degli enti quale volano per apportare un beneficio al funzionamento dei M.O.G. (mediante anche la possibile introduzione di misure premiali) e, quindi, alla prevenzione di episodi criminosi anche al di fuori della realtà d’impresa. Tuttavia, specialmente alla luce del contenuto del Reg. UE n. 1869/2024 (c.d. A.I. Act che mantiene un modello “antropocentrico”) e del disegno di legge n. 1146/2024, occorre ponderare attentamente, alla luce degli istituti e dei principi “classici” penalistici, il crinale di responsabilità penale, specialmente colposa, del c.d. “fornitore” del sistema di IA (in particolare di “machine learning”) volto a monitorare l’adeguatezza del M.O.G. stesso.
Parole chiave:
Intelligenza artificiale – Neuroscienze – Risk assessment tools – Digital criminal compliance – Modello di organizzazione, gestione e controllo – A.I. Act
Title:
Technology in the criminal justice system: from predictive justice to issues concerning the use of AI to prevent criminal acts
Abstract:
The contribution aims to assess, both in the current state and “de iure condendo”, the preventive effectiveness of AI technological systems in crime commission. After drawing a historical parallel with the late 19th-century thoughts of Cesare Lombroso and some theorists of neuroscience, and after addressing the characteristics and limitations of North American risk assessment tools (particularly the so-called C.O.M.P.A.S. and P.S.A.), the paper focuses on the phenomenon of digital criminal compliance regarding the liability of entities as a catalyst for improving the functioning of the Organization, Management and Control model (M.O.G.) —possibly through the introduction of reward-based measures — and, thus, in preventing criminal incidents even beyond the corporate environment. However, especially in light of the content of EU Regulation No. 1869/2024 (the so-called A.I. Act, which maintains an “anthropocentric” model) and Bill No. 1146/2024, it is necessary to carefully consider, in the light of “classic” criminal law institutes and principles, the line of criminal liability, especially negligent liability, of the so-called “provider” of the AI system (particularly “machine learning”) designed to monitor the adequacy of the M.O.G. itself.
Keywords:
Artificial intelligence – Neuroscience – Risk assessment tools – Digital criminal compliance – Organization, Management and Control model – A.I. Act.