SOMMARIO 1. La complementarietà scalare di competenze nella sicurezza sul lavoro. — 2. La delimitazione del “rischio esecutivo” quale competenza specifica del preposto ex art. 19 d.lgs. 81/2008. — 3. L’immodificabilità in concreto degli obblighi incombenti sul preposto quale garante “tipico” del sistema di sicurezza. — 4. Il rapporto di alterità tra la vigilanza attiva del preposto e la valutazione del rischio incombente sul datore di lavoro. — 5. Il rapporto di sussidiarietà tra la vigilanza passiva del preposto e gli obblighi prevenzionistici dei vertici aziendali. — 6. La sostanziale inapplicabilità dell’art. 25-septies d.lgs. 231/2001 nel caso di infortunio sul lavoro attribuibile esclusivamente dal preposto. — 7. Le precondizioni strutturali e organizzative per l’esercizio dei compiti di preposto. — 8. Gli indici di riconoscimento del preposto di fatto ex art. 299 d.lgs. 81/2008. — 9. Le norme punitive concernenti il preposto e lo “sdoppiamento” delle “clausole sanzionatorie speciali”.
Il contributo è destinato alla pubblicazione sulla Rivista trimestrale di diritto penale dell’economia.