La fattispecie come sceneggiatura dell’ingiusto: ascesa e crisi del diritto penale cinematografico

Michele Papa

Articolo

Il presente saggio trae origine dalla relazione presentata al convegno Le arti e la dimensione giuridica, organizzato dalla Fondazione CESIFIN Alberto Predieri a Firenze il giorno 30 maggio 2019. Gli atti del convegno sono in corso di pubblicazione, a cura di Orlando Roselli, per i tipi de Il Mulino.

SOMMARIO   1. Diritto nella letteratura e diritto come letteratura. — 2. La fattispecie incriminatrice come testo narrativo. — 3. Una narratività profetica. — 4. Apocalisse immaginale. — 5. Narratività documentaristica e narratività “artistica”. — 5.1. Narratività documentaristica: la fattispecie come mimesi di fatti aggressivi ricorrenti. — 5.2. Narratività “artistica”: la fattispecie come sceneggiatura dell’ingiusto. — 6. Elaborare una poetica. — 7. L’evoluzione dello stile narrativo: accadimenti, simboli e introspezione soggettiva. — 8. Patrie senza profeti: la crisi della fattispecie nei sistemi penali contemporanei. — 9. Fine del diritto penale cinematografico? — 10. Cinema penalistico d’avanguardia. — 10.1. Pellicole senza luce: la scomparsa della realtà sensibile dai presupposti della responsabilità penale. — 10.2. Animation movies: intelligenza artificiale e realtà aumentata al servizio della “nuova” fattispecie. — 10.3. Cinema fantastico: la fattispecie incriminatrice come metafora dell’ingiusto.

Il contributo è destinato alla pubblicazione nel prossimo volume di Criminalia ed è soggetto ai criteri di peer review ed alle esclusioni dal sistema di valutazione della Rivista.

Il contributo è ora consultabile in Criminalia (2019).