La circolazione di “libero convincimento e giuria” all’epoca del primo codice unitario: gli equivoci di un trapianto sbagliato

Francesca Ruggieri

Relazione

Il testo costituisce la rielaborazione della relazione orale tenuta a Milano il 23.6.2011 al seminario Il diritto delle prove penali dall’Unità d’Italia alla Costituzione Repubblicana.

SOMMARIO   1. La problematica circolazione degli istituti giuridici dal sistema anglosassone ai Paesi di civil law. – 2. L’oggetto del trapianto. Il giudizio davanti alla giuria in Inghilterra alla fine del XVIII secolo. – 3. La prospettiva continentale nella ricezione dell’intime conviction. L’erroneo assunto circa una netta separazione tra fatto e diritto all’epoca della Rivoluzione francese. – 3.1. L’impossibilità di distinguere nettamente tra fatto e diritto nell’esperienza del codice italiano del 1865. – 4. La ricezione della giuria quale simbolo di libertà nell’Assemblea costituente del 1791. – 4.1 Giudici, giurati e principio della divisione dei poteri. – 5. L’ignoranza della “law of evidence” e l’abbandono anche del sistema delle prove legali negative. – 6. L’attribuzione del principio dell’intime conviction al giudice togato: ratio e limiti.

Il contributo è già stato pubblicato in Criminalia (2012).