La c.d. sospensione del termine prescrizionale dopo il giudizio di primo grado tra politica e diritto

Adelmo Manna

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SOMMARIO   1. Introduzione: la truffa delle etichette. — 2. Le questioni di costituzionalità che si possono sollevare in relazione alla norma de quo agitur. — 3. L’ostacolo più serio, cioè il problema della rilevanza sui processi in corso. — 4. Il disegno di legge Costa, la proposta di un referendum abrogativo. — 5. Necessità di coniugare la pars destruens con una pars costruens: il ritorno al modello, seppur modificato, della precedente legge Orlando, sostenuto dal PD e le difficoltà di un ritorno al passato, soprattutto a causa del possibile conflitto con l’art. 111 Costituzione. — 6. Alla ricerca di una “terza via”: perplessità sul modello della Commissione Fiorella ed opportunità invece di distinguere fra prescrizione del reato e prescrizione del processo. — 7. Opportunità di collegare la riforma della prescrizione con una enunciata, ma mai varata, riforma del processo penale: indicazione di possibili linee guida. — 8. Conclusioni: scetticismo sulla praticabilità di una soluzione siffatta, perché dopo aver portato all’attenzione della politica nazionale soprattutto da parte dell’UCPI, ma anche con alcune ambiguità da parte dell’ANM, proprio la questione della prescrizione è diventato un nodo problematico a livello di tenuta dell’attuale Governo, per cui è da presumere che la partita si chiuderà con un nulla di fatto o, al più, con una “riforma”, ove la tattica politica rischierà di prevalere sulle esigenze di sistema.