Sussidiario di diritto penale
Parte speciale
a cura di F. Giunta
7. L’interpretazione conforme
In senso stretto l’interpretazione conforme ha funzione adeguatrice, mira ad allineare il diritto interno a quello sovranazionale, nella misura in cui quest’ultimo è rimasto del tutto inattuato o non è stato attuato totalmente o fedelmente (v. supra, cap. V, § 9). Essa opera, dunque, in nome del primato del diritto dell’UE e dell’obbligo di leale collaborazione. In breve: l’eventuale inadempimento del legislatore nazionale può essere compensato dall’intervento, conformativo a scavalco, del giudice.
Questa modalità di avvicinamento tra diritto nazionale e diritto europeo costituisce una spinta in più lungo la strada dell’interazione normativa, che tuttavia deve rispettare il senso profondo della competenza penale solo indiretta del dritto dell’UE. Il giudice penale non può surrogarsi al legislatore, pena la violazione della riserva di legge e la creazione di una competenza diretta non prevista dal Trattato.
Ne consegue che nel campo penale l’interpretazione conforme deve rispettare il controlimite del divieto di interpretazione in malam partem, confermando la funzione garantistica della testualità dell’enunciato normativo, che non può sprigionare significati da esso non contemplati, ancorché socialmente più giusti o fatti propri dal diritto sovranazionale.
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