Il principio di ragionevolezza nella regolamentazione biogiuridica: la prospettiva del diritto penale

Stefano Canestrari e Francesca Faenza

Articolo

SOMMARIO   1. Principio di ragionevolezza e discrezionalità politico-criminale in ambito bioetico: limiti e peculiarità. – 2. Quale standard di riferimento per la valutazione della ragionevolezza penalistica in bioetica? – 3. Ragionevolezza come proporzionalità del quantum di pena: il trattamento sanzionatorio delle condotte eutanasiche nel sistema penale italiano. – 4. La ragionevolezza della norma penale fra divieto di discriminazione ratione subiecti e giudizio di adeguatezza tra mezzi e scopi di tutela: il caso del suicidio medicalmente assistito. – 5. Ragionevolezza e modelli alternativi di disciplina del fenomeno eutanasico: la giustificazione procedurale (Prozedurale Rechtfertigungen). – 6. Azione vs. omissione nella ricostruzione delle condotte eutanasiche: una reasonable distinction? – 7. La ragionevolezza come criterio del giudizio di costituzionalità dell’incriminazione del physician-assisted suicide. L’esperienza della Suprema corte statunitense. – 8. Profili di incostituzionalità della legge n. 40/2004 in materia di procreazione medicalmente assistita alla luce del principio di ragionevolezza. – 8.1. Un primo profilo di irragionevolezza: la formulazione della norma-precetto. – 8.2. Un secondo profilo di irragionevolezza: i limiti quantitativi alla creazione di embrioni e il divieto di crioconservazione. Un irragionevole bilanciamento degli interessi in conflitto? – 8.3. I limiti legali alle tecniche di procreazione assistita e l’irragionevole sacrificio del diritto alla salute della donna. – 8.4. La legge sulla procreazione medicalmente assistita e lo standard della ragionevolezza sistematica. – 9. Conclusioni.

Il contributo è già stato pubblicato in Criminalia (2008).