I crimini di guerra nazisti in Italia (1943-1945) nella giurisprudenza della Corte di cassazione

Giovanni Canzio

Articolo

SOMMARIO   I. I processi penali per le stragi di civili durante l’occupazione tedesca — 1. I processi penali per i crimini di guerra nazisti — 2. La strage delle Fosse Ardeatine — ­3. L’eccidio di S. Anna di Stazzema — 4. Le questioni giuridiche controverse e i principi di diritto affermati dalla Suprema Corte — 4.1. Le imputazioni e la giurisdizione militare — 4.2. L’ordine criminoso e il dovere di obbedienza — 4.3. Lo stato di necessità — 4.4. La premeditazione e la crudeltà verso le persone — 4.5. La legittimazione dell’ente esponenziale a costituirsi parte civile — 4.6. L’estinzione dei reati per la morte sopravvenuta degli imputati — II. La responsabilità civile della Repubblica Federale di Germania per i crimini di guerra nazisti — 1. L’immunità funzionale degli Stati — 2. Crimini internazionali, diritto umanitario bellico e jus cogens — 3. La sentenza 3 febbraio 2012 della CIG e la legge 14 gennaio 2013, n. 5 — 4. Corte costituzionale, sent. n. 238 del 2014: i “controlimiti” — 5. Ritorno al futuro: la più recente giurisprudenza di legittimità (e di merito).

Il contributo è destinato alla pubblicazione nel prossimo volume di Criminalia ed è soggetto ai criteri di peer review ed alle esclusioni dal sistema di valutazione della Rivista.

Il contributo è ora consultabile in Criminalia (2018).