Relazione al Seminario “Monitoraggio del flussi finanziari e delle attività commerciali al fine di garantire la sicurezza europea – Conference on Security and Money Flows in the European Union”, organizzato dall’Unità di informazione Finanziaria per l’Italia, dalla Fondazione Bruno Kessler, da BeSEC Boosting European Security Law and Policy, e da Erasmus Programme of the European Union, tenutosi presso il Centro Convegni Carlo Azeglio Ciampi della Banca d’Italia (Roma), il giorno 24 ottobre 2019.
SOMMARIO 1. Regolatori e controllori alla ricerca di interlocutori professionali – 2. L’arduo inquadramento giuridico delle valute virtuali: le definizioni “in negativo” – 3. Tra ribellione all’ingerenza pubblica e mito della disintermediazione: un ecosistema da popolare di servizi? – 4. L’impostazione originaria dei regolatori pubblici e le prime esperienze di catalogazione giuridica nella prassi e nel diritto “giudiziale”: le cinte daziarie non bastano più. – 5. Anno 2017: il legislatore italiano, tra i primi in Europa, regolamenta in materia di valute virtuali in relazione alla normativa antiriciclaggio, sull’abusivismo e sul monitoraggio fiscale. – 5.1. Antiriciclaggio. – 5.2. Riserva di attività per i cambiavalute virtuali. – 5.3. Monitoraggio fiscale. – 6. La Quinta direttiva europea antiriciclaggio, i nuovi standards scaturenti dalle raccomandazioni GAFI del 2018 e il D.Lgs. 4 ottobre 2019 n. 125. – 7. Prime analisi dell’esposizione a rischio di riciclaggio delle valute virtuali: dai bitcoin-ATM alle operazioni private interamente disintermediate. – 8. La “pericolosa” clientela e l’insidiosa materia dei prestatori di servizi relativi all’utilizzo di valuta virtuale: ICO, collettori, arbitraggisti, trasferimenti indiretti e stablecoin. – 9. Arriva Libra ed i regolatori non possono oltre temporeggiare. — 10. I rischi penali: tra antiriciclaggio e riciclaggio. – 11. E’ tempo di regolare, a garanzia dell’efficacia dei controlli e contro ogni abuso dei dati sensibili.