Sommario 1. Una recente sentenza di merito torna nuovamente sul caso dell’esercizio arbitrario di un preteso diritto tramite l’azione esecutiva di terzi estranei. Un’occasione di riflessione. — 2. La soluzione prospettata nell’alternativa tra esercizio arbitrario delle proprie ragioni (art. 393 c.p.) ed estorsione (art. 629 c.p.). — 3. Elementi per una diversa ricostruzione del fondamento della «minore punizione» del titolare della pretesa. — 4. La dimensione plurisoggettiva: la differenziazione dei titoli di responsabilità.