Daniele Negri
Relazione
Il contributo analizza il modo d’intendere i principi costituzionali relativi al processo penale quale emerge dalle ordinanze di rimessione alla Corte costituzionale e dai pronunciamenti della medesima, mettendo in luce come l’interesse alla difesa sociale abbia trionfato a lungo sia sotto il vecchio che sotto il nuovo codice di rito penale a dispetto dell’impronta individual-garantista della Costituzione repubblicana. L’Autore osserva inoltre che la tecnica dei bilanciamenti, tipica della Corte europea dei diritti dell’uomo, finisce anch’essa col privilegiare l’interesse punitivo. Sbilanciata in maniera preoccupante a favore della comunità delle vittime, con grave pericolo per la visione liberale del processo penale, appare infine la giurisprudenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea.
SOMMARIO 1. Premessa. – 2. La cultura dei principi sul processo penale espressa dalle ordinanze di rimessione alla Corte costituzionale. – 3. La difesa sociale nei pronunciamenti della Corte costituzionale. – 4. Il tradimento della visione liberale del processo nella giurisprudenza di Strasburgo. – 5. Il costituzionalismo antiliberale e la “piccola Europa”.
Il contributo è pubblicato sul fascicolo 2/2019 della rivista Processo penale e giustizia.