Dietro le quinte: la riemersione della punibilità del falso qualitativo. Un confronto sulle possibili controindicazioni desumibili dal tipo

Maria Novella Masullo

Articolo

SOMMARIO   1. Un esordio normativo tutt’altro che semplice. – 2. L’area di pertinenza del falso qualitativo: il discrimen con il falso valutativo. – 3. L’emersione giudiziale del falso qualitativo e il suo drastico ridimensionamento con la riforma del 2002: la preminenza del dato quantitativo. – 4. Torna in campo il falso qualitativo. – 4.1. (segue) Sulla scia punitiva della corruzione. – 5. L’irrilevanza del mendacio sulla causale: la possibile decisività dell’invariato oggetto del falso. – 6. Non è tutto oro quel che luccica: l’insufficienza delle “ragioni” a conforto della punibilità del falso qualitativo. – 7. Dal valore promozionale al valore reale della trasparenza societaria. – 8. Le conferme civilistiche sul carattere strumentale della trasparenza agli interessi sostanziali dei destinatari dell’informazione. – 9. Conclusioni (provvisorie) sulla non punibilità del falso qualitativo.

Il contributo è già stato pubblicato in Criminalia (2016).