Costruire una “responsabilità elettronica” per i crimini internazionali: trascendere l’individuo nel diritto penale internazionale

Mia Swart

Articolo

SOMMARIO   1. Introduzione. – 2. Definizioni. – 3. In che modo l’IA può commettere crimini internazionali. – 3.1. Tortura. – 3.2. Genocidio. – 4. La necessità di una responsabilità elettronica. – 5. Come superare gli ostacoli alla responsabilità penale dell’IA. – 5.1. Il principio di personalità nella responsabilità penale. – 5.2. La personalità giuridica. – 5.3. La colpevolezza come requisito della responsabilità. – 6. Modelli di responsabilità  elettronica. – 6.1. Responsabilità oggettiva. – 6.2. Responsabilità “da comando”. – 7. Conclusioni.

Il contributo è ora consultabile in Criminalia (2023).

Abstract:

È ormai sempre più evidente la capacità degli agenti autonomi di commettere crimini internazionali come la tortura e il genocidio. Nel presente articolo si propone una “responsabilità elettronica” delle macchine per tali crimini. L’idea è quella di non ricondurre la responsabilità alle persone o ai programmatori che operano dietro agli agenti autonomi, ma di ritenere responsabili gli agenti autonomi stessi. In questo lavoro, verranno, innanzitutto, esaminati i modi in cui la personalità giuridica può essere attribuita alle macchine e verrà, quindi, sostenuto che se esiste una coerenza nella scelta dei soggetti di Diritto penale internazionale, allora l’argomento della personalità elettronica e della responsabilità delle macchine è tanto convincente quanto quello di altri soggetti diversi dall’uomo, come gli enti e gli animali. La Corte Penale Internazionale sarà, dunque, in grado di perseguire in modo significativo i crimini internazionali commessi da agenti autonomi solo se sarà disposta a riconoscerne la responsabilità oggettiva o, in alternativa, ad aprire le porte a modelli di responsabilità finora estranei alla giustizia penale internazionale.

Parole chiave:

Responsabilità Elettronica – Crimini Internazionali – Intelligenza Artificiale


Title, abstract, keywords

Title:

Constructing “electronic liability” for international crimes: transcending the individual in international criminal law

Abstract:

It is increasingly clear that autonomous agents can commit international crimes such as torture and genocide. This article aims to construct ‘electronic liability’ for such international crimes. It will argue that it is not sufficient to hold the persons or programmers behind the autonomous agents liable, but that it should be possible to hold the autonomous agents that commit international crimes liable. It will examine ways in which legal personality can be attributed to machines and argue that if there is a continuum of potential subjects of ICL, then the argument for electronic personhood and liability of machines is as compelling as for other non-humans such as corporate entities and animals. It will be argued that the ICC will potentially only be able to meaningfully prosecute international crimes committed by autonomous agents if it is willing to accommodate strict liability and other faultless models of liability that have so far been anathema to international criminal justice.

Keywords:

Electronic Liability – International Crimes – Artificial Intelligence