Corpi reclusi, nessuna intimità.
Sulla sentenza n. 10/2024 della Corte costituzionale

Paolo Beccari

Articolo

SOMMARIO   1. Risocializzazione o de-umanizzazione del reo? Il carcere tra stigma e crisi di identità. – 2. Dalla crisi dell’identità alla crisi della corporeità. I colloqui “senza intimità” dell’art. 18 o.p. e la sentenza n. 301/2012 della Corte costituzionale. – 3. Per una “intimità liberata”. L’ordinanza del Tribunale di Spoleto e la sentenza n. 10/2024 della Corte costituzionale. – 4. Restituire identità nell’intimità della relazione. Riflessioni e auspici di sintesi.

Abstract:

Il dictum della Corte costituzionale n. 10 del 2024 è l’occasione per tornare a riflettere sul delicato rapporto tra affettività e carcere. Rappresentando una svolta nel percorso di inveramento del volto costituzionale della pena, la pronuncia riconosce il diritto del detenuto a un’intimità effettiva, che può essere assicurata solo attraverso un ripensamento dei luoghi e delle modalità di svolgimento dei colloqui. In quest’ottica, l’affermazione di un’autentica relazione tra il reo e i suoi affetti contribuisce a restaurare l’identità di quest’ultimo e, in tal senso, ad agevolarne il percorso rieducativo. Questa deve essere la direzione da seguire per evitare che il carcere sia solo un luogo di de-umanizzazione del detenuto, privato non solo della sua libertà personale, ma anche della propria libertà corporea e affettiva.

Parole chiave:

Sessualità – Carcere – Rieducazione – Corte cost. n. 10/2024


Title, abstract, keywords

Title:

Jailed bodies, no intimacy. A comment on the Consitutional Court’s decision No. 10/2024.

Abstract:

The Constitutional Court’s decision No. 10/2024 is an opportunity to renew reflection on the delicate relationship between affectivity and prison. Re-enhancing constitutional guarantees about punishment, the Court recognises the prisoner’s right to an effective intimacy that can only be acheived by rethinking places and methods of conducting custodial interviews. According to this view, ensuring a genuine relationship between each prisoner and his affections contributes to reafferm his identity and, in this sense, to facilitate his re-education. This might be the way to prevent prison from being a place only aimed to de-humanising the prisoner, deprived not just of his personal freedom, but also of his bodily and emotional ones.

Keywords:

Sexuality – Prison – Re-education – Constitutional Court decision No. 10/2024